Laguna di Orbetello, un disastro che si poteva evitare

Territorio

Ne hanno parlato tutti. Il disastro ambientale della Laguna di Orbetello con tonnellate di pesci finiti in morìa tra avanotti, spigole, orate, cefali e altro, è stato il tema dominante in questi ultimi giorni sui network televisivi, carta stampata, siti on line.
Un disagio generale a cui occorreva prendere le contromisure in tempi non sospetti. L’eccessivo caldo, l’acqua che saliva di temperatura, la stagnazione delle acque lagunari. Adesso si parla di famiglie di pescatori sul lastrico, gli stessi operatori sul lastrico, di un patrimonio che per lo meno per qualche anno avrà grosse ripercussioni sulla catena su cui si era costruito la forza di un territorio. Logico che tutto questo sia confluito come un fiume e poi essere finito in Consiglio Regionale e anche all’attenzione degli organi preposti a Roma.

Cosa possiamo fare noi come giornalisti per aiutare Orbetello, quali le strategie da mettere in atto?

Con questa strage non abbiamo messo nel conto qualche soglia naturale che non dovevamo davvero superare?

Domande che giro all’attenzione di chi vuole un territorio e un ambiente a misura d’uomo.

Franco Polidori

Presidente Arga Toscana

 

 

 

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