Maximulta al presidente della Samp Ferrero sorpreso all’isola di Pianosa

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Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero era a bordo sul maxi yacht ‘Astondoa’ multato per 700 euro dai carabinieri forestali del Parco nazionale che, il giorno di Ferragosto, lo hanno sorpreso nel mare superprotetto dell’isola di Pianosa alle cui coste è vietato avvicinarsi ad una distanza inferiore al miglio marino. A rivelarlo è stata ieri Legambiente Arcipelago Toscano. Una nota spiega l’azione con i militari dell’Arma e chiede al ministro della transizione ecologica un inasprimento delle sanzioni per chi commette questo tipo di violazioni. Il maxi yacht con a bordo Massimo Ferrero, battente bandiera spagnola, ha violato la zona di riserva integrale che circonda l’isola toscana definita l’ex Alcatraz del Tirreno avvicinandosi alle sue coste in prossimità di cala dell’Alga, nella parte nord-orientale dell’isola.A notarlo sono state alcune guide ambientali che hanno subito avvisato i carabinieri forestali i quali, un’ora più tardi, con un gommone hanno abbordato l’’Astondoa’ e, conclusi gli accertamenti, hanno elevato la prevista sanzione al comandante dell’imbarcazione.

“Un episodio – commenta Legambiente – che ricorda quello dell’immersione dell’allora presidente della Camera Fini a Giannutri, ma ancora più grave vista la stazza del natante e la prepotenza mostrata da un mega yacht che, contando sulla bandiera spagnola, forse credeva di riuscire a cavarsela senza conseguenze”. Si chiede sanzioni più severe per chi viola il mare protetto. “Questa vicenda – aggiunge l’associazione ambientalista – speriamo spinga il ministro a rivedere multe e sanzioni e a portarle ai livelli degli altri Paesi europei, prendendo magari ad esempio quel che viene messo in atto nelle aree marine protette della vicina Corsica. E speriamo lo convinca a rafforzare la protezione di aree marine e isole, dando più uomini, finanziamenti e mezzi dedicati alle forze dell’ordine. La tutela della biodiversità di Pianosa e degli altri gioielli dell’Arcipelago Toscano non può tollerare la prepotenza di nessuno, nemmeno se è un noto presidente di una squadra di calcio”.

A cura redazione ArgaToscana

Fonte telegrafo Livorno, Ansa

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