Alleanza storica sancita tra Toscana e Campania, due destinazioni di tradizione fatta di ospitalità patrimoni storico artistici e cultura enogastronomica

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Alleanza storica sancita tra Toscana e Campania, due destinazioni che vantano tradizione di ospitalità, patrimoni storico artistici straordinari, e una cultura enogastronomica: elementi capaci di essere un traino turistico anche per i territori circostanti; elementi da valorizzare al massimo per sostenere ancora e meglio la promozione dell’intero Paese. In questa ottica si inserisce quest’alleanza, “esempio virtuoso di progetti sovraregionali per la valorizzazione dell’offerta di turismo enogastronomico nazionale”, così l’ha definita da Roberta Garibaldi esperta di turismo enogastronomico e consulente del Ministero competente.

L’alleanza strategica Toscana Campania e il ruolo dell’enogastronomia
L’alleanza tra le due regioni si fonda su una condivisione di obiettivi, strategie, caratteristiche dei territori e loro potenzialità, ma anche storia e cultura agroalimentare: ‘‘Con la regione Campania condividiamo condizioni naturali e prospettive che vanno accolte a partire proprio dall’enogastronomia” ha detto Leonardo Marras, Assessore al Turismo e Commercio della Regione Toscana. La possibilità di coniugare le esperienze enogastronomiche con l’outdoor, la vacanza attiva, i percorsi storici, culturali, artistici è uno dei grandi asset nostrani, che consente di raggiungere nuovi mercati. La Toscana ha saputo – forse per prima – puntare su questo incredibile mix, facendo leva proprio sul valore del cibo già 20 anni fa, con progetti di Regione e Unioncamere Toscana che raccoglie circa 1500 tra ristoranti, botteghe, produttori e attori del comparto del turismo enogastronomico. “La Toscana è considerata un grande attrattore per enogastronomia. Si tratta di una esperienza che diventa interessante se è collegata al food, all’arte, all’incontro di persone” conferma Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica.

Toscana e Campania sono Territori Unesco e grandi Dop
La forza comunicativa di questi itinerari sta soprattutto nel valore del territorio e dei prodotti. Molti anche riconosciuti a livello internazionale. Sono 17 i siti Patrimonio Unesco nelle due regioni: 10 in Campania e 7 in Toscana. Tra questi anche l’Arte dei Pizzaioli Napoletani e la Val d’Orcia con i suoi paesaggi agricoli che racchiudono tesori enogastronomici. Quelli tutelati dalle grandi Dop come Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano, ma c’è anche la Costa d’Amalfi con i suoi vini omonimi, gli straordinari paesaggi affacciati sul mare, la grande cultura gastronomica che quasi pennella e segnala – tra questa parte di costa e le località della penisola sorrentina – alcuni dei ristoranti più importanti d’Italia ma anche alcuni dei prodotti più noti e amati. “Abbiamo tantissime eccellenze riconosciute a livello internazionale” spiega Rosanna Romano, dirigente generale cultura e turismo della Regione Campania “abbiamo messo in campo un’ azione di programmazione, ora viene la fase di attuazione”.

a cura redazione ArgaToscana

Fonte: Da Gambero Rosso

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