Consorzio Bonifica 2 Alto Valdarno, la proposta e la gestione, nel 2023 saranno 400 km di aste fluviali, l’incontro con i sindaci della vallata

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NEL 2023 IN MANUTENZIONE
QUASI 400 KM DI ASTE FLUVIALI


La proposta di interventi sul reticolo di gestione elaborata dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno è stata discussa con i sindaci della vallata


Stefani (Presidente CB2): “Il confronto con il territorio è essenziale per studiare un piano delle attività su misura”
Ciofini (Caposettore Difesa Idrogeologica): “La Valdichiana è un territorio dal difficile equilibrio che richiede massima cura e attenzione. E’ necessario presidiarlo in modo adeguato”

Si è conclusa in questi giorni la campagna di ascolto dei territori della Valdichiana.
Quattordici gli incontri con i sindaci, gli amministratori e i tecnici di altrettanti comuni della vallata, nel corso dei quali sono state esaminate e discusse le proposte studiate dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno per affrontare le criticità e le debolezze del reticolo di gestione con lo strumento della manutenzione ordinaria.


“E’ un lavoro impegnativo che il Consorzio ritiene strategico per mettere a punto un piano delle attività su misura per ogni territorio. I nostri tecnici, tenendo conto delle disposizioni normative, delle indicazioni impartite dalla Regione Toscana, delle segnalazioni dei cittadini e dell’esito dei sopralluoghi effettuati sul campo, hanno elaborato una proposta di interventi che, attraverso il confronto con i sindaci, è stata ulteriormente migliorata e ottimizzata”, commenta la Presidente Serena Stefani, al termine del tour tra i comuni, a cui ha partecipato insieme al Direttore Generale Francesco Lisi e allo staff tecnico composto dall’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica, dal dottor Michele Gobbini, referente dell’Unità Idrografica Omogenea e dal geometra Federico Menchetti.


La collaborazione Consorzio-comuni è quanto mai indispensabile soprattutto in un’area fragile come la Valdichiana.

“In quest’area dalle pendenze modeste, caratterizzata da un complesso intreccio di canali di acque alte e acque basse e dove il deflusso delle acque avviene interamente a scolo naturale, l’equilibrio è molto delicato. Soprattutto perché il sistema di bonifica del Fossombroni, studiato a suo tempo per sottrarre la Valdichiana alla palude, adesso deve fare i conti anche con un’intensa e talora imprevedibile urbanizzazione e con situazioni meteoclimatiche spesso estreme”, spiega l’ingegner Serena Ciofini e aggiunge: “Tutto questo esige una cura notevole per facilitare lo scorrimento delle acque verso il fondovalle e mantenere le sezioni come devono essere. E questo è l’obiettivo che si pone il Consorzio con l’attività di manutenzione ordinaria, attraverso la corretta gestione della vegetazione fluviale e dei sedimenti presenti in alveo”.


Al termine del percorso di ascolto, il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha concluso l’elaborazione della proposta di interventi da realizzare nel 2023 che andrà a comporre la bozza del Piano delle Attività di Bonifica, da sottoporre alla valutazione della Regione Toscana.


In tutto sono 380 i km di corsi d’acqua del reticolo in gestione al Consorzio di Bonifica su cui è stata ipotizzata la manutenzione ordinaria. Dal calcolo sono esclusi i tratti classificati in seconda categoria di competenza della Regione Toscana che decide le modalità e i tempi di intervento, affidando – se ritiene – le lavorazioni al Consorzio di Bonifica attraverso apposita convenzione annuale.


Nel 2022 sono 190 i km di aste fluviali affidati dalla Regione Toscana al Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che ha già completato gran parte degli interventi programmati.

Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Bonifica 2 Alto Valdarno, Arezzo 10 novembre 2022

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