Dal Macfrut ecco Goccia Verde, il Consorzio Alto Valdarno attiva i benefici ecosistemici per una ottimizzazione di irrigazione collettiva con relativa certificazione

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DAL MACFRUT ARRIVA GOCCIA VERDE PER CERTIFICARE LE PRODUZIONI
AGROALIMENTARI SOSTENIBILI

Il sistema volontario studiato e sperimentato da ANBI approda anche nel
comprensorio Alto Valdarno, dove prosegue l’impegno per il potenziamento
dell’irrigazione collettiva per migliorare la qualità dell’ambiente, lo sviluppo
delle produzioni, la tutela dei fiumi e delle falde


Stefani: “Il completamento delle reti servirà a migliorare la qualità
dell’ambiente, lo sviluppo delle produzioni, la tutela dei fiumi e delle falde.
Stiamo studiando i benefici ecosistemici che si possono ottenere con un
utilizzo attento della risorsa”

Lodovichi (frutticoltore): “Ci hanno promesso il completamento di Montedoglio
dal 1982. Ora è il momento di realizzare le reti. La certificazione? Un ottimo
strumento per valorizzare il prodotto”

Menci (vivaista): “Usiamo l’irrigazione a goccia e l’annaffiatura manuale per
ridurre i consumi, ma l’arrivo dell’acqua di Montedoglio darà una svolta
ambientale e qualitativa importante. Noi operiamo già tenendo conto del
risparmio e della difesa della risorsa”

Dopo due anni di sperimentazione Goccia Verde è pronto per entrare sul
mercato e distinguere i prodotti agroalimentari che nascono facendo un uso
sostenibile dell’acqua e garantendo un rispetto quali-quantitativo della risorsa.


Il percorso, in linea con le disposizioni europee, inizia dai Consorzio di
Bonifica e coinvolge in modo volontario le imprese che utilizzano l’acqua a
scopo irriguo.

E’ la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani (nella foto) a
lanciare da Macfrut, la grande fiera dell’agroalimentare a Rimini, la
notizia della conclusione dell’iter di prova del sistema di certificazione ma
anche economica e sociale creato da ANBI (Associazione nazionale dei
Consorzi di Bonifica e Irrigazione) con il sistema della bonifica e le
Organizzazione Professionali.


La notizia è stata accolta positivamente dalle aziende agricole del territorio
che considerano strategico l’ampliamento del Sistema Occidentale di
Montedoglio per rafforzare l’irrigazione collettiva in Valdichiana e Valtiberina
per superare il prelievo autonomo di gran lunga più impattante sull’ambiente
.


Massimo Lodovichi, frutticoltore, guarda con speranza alla realizzazione del
distretto irriguo 23: il progetto esecutivo del Consorzio di Bonifica 2 Alto
Valdarno è pronto. Ma ancora mancano i finanziamenti.

“Fino adesso abbiamo attinto dai fiumi e dal Canale Maestro della Chiana – spiega
Lodovichi -. E’ dal 1982 che aspettiamo l’acqua di Montedoglio. Sono stati
fatti i bacini di raccolta sulle colline ma mancano le condotte che portano
l’acqua alle aziende. Con le condotte potremmo immettere sui terreni risorsa
di maggiore qualità e utilizzare acqua di qualità che arriva in pressione,
eliminando l’azionamento delle pompe che, purtroppo, inquinano.
Utilissimo anche il marchio di qualità Goccia Verde. Noi lavoriamo molto con
la GDO e una certificazione di tutela dell’acqua è utile per contribuire a
migliorare l’ambiente, ridurre i consumi di risorsa e come leva di marketing
per andare incontro alle sensibilità del consumatore sempre più attento al
green”.


Di parere analogo Luciano Menci, vivaista, che presto potrà irrigare le sue
serre con le reti del Distretto Irriguo n. 8, realizzato dal Consorzio di Bonifica
e attualmente in fase di collaudo: “Arriverà acqua migliore che non dovrà
essere corretta e bonificata per essere utilizzata, con costi altissimi. Questo
comporterà la riduzione dell’uso dei concimi e un risparmio dell’energia
elettrica per pompare l’acqua con un grande beneficio ambientale ed anche
economico. Attualmente cerchiamo di contenere il consumo di acqua: con
impianti a goccia e con l’innaffiatura manuale”.


Molte delle azioni previste per ottenere la certificazione Goccia Verde,
insomma, sono già in atto, adottate dai produttori agricoli che fanno già tanto
per contenere i consumi di acqua.


“Sono inestimabili i valori ecosistemici che derivano dall’utilizzo consapevole
e attento della risorsa. Valori che stiamo cercando di quantificare in modo
oggettivo sul piano economico e sociale”.

Articolo Paola Saviotti

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