Dati Irpet Toscana, l’economia regge, inflazione sale, il turismo conquista risultati

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Turismo – La crescita nella prima parte dell’anno, oltre che dalla produzione industriale e all’export, è stata sospinta anche dalla ripresa dei flussi turistici. I primi 5 mesi del 2022 sono infatti contraddistinti da un significativo aumento delle presenze internazionali e nazionali nelle strutture ricettive della Toscana. Le presenze turistiche sono aumentate di circa il 172% rispetto ai primi 5 mesi dello scorso 2021, passando da 3,3 milioni a 8,7 milioni, anche se la distanza dai primi 5 mesi del 2019 è ancora rilevante (-31,4%). La ripresa si è manifestata soprattutto a partire dall’inizio della primavera. Questo dato è spiegato soprattutto dal ritorno degli stranieri (+507% nei primi 5 mesi del 2022 sul 2021), che non sono più essenzialmente europei (+443%), ma anche extra-europei (+686%), in particolare provenienti dal continente americano.
La vitalità del turismo nei primi cinque mesi dell’anno sembra aver trovato una ulteriore accelerazione nel corso dell’estate. Un’indagine campionaria promossa da Toscana Promozione Turistica, infatti, prevede una crescita di arrivi e pernottamenti nel periodo estivo rispettivamente del 15 e 12 per cento.

Inflazione e bilanci familiari – Nonostante il rallentamento dovuto alle circostanze sfavorevoli sul fronte internazionale, il quadro economico della prima parte dell’anno registra segni positivi per molti indicatori e non cede il passo alla recessione. Tuttavia è preoccupante il dato dei prezzi al consumo, che a giugno hanno registrato +8% su giugno 2021. Nel primo semestre del 2022 l’inflazione è cresciuta in media del +6% ed ha sottratto alle famiglie toscane circa 163 euro al mese (978 euro nei primi sei mesi) di potere d’acquisto. Se il tasso di crescita dei prezzi registrato nel primo semestre persisterà tutto l’anno, a fine 2022 le famiglie toscane –a parità di consumi- dovranno sborsare 1.955 euro in più rispetto al 2021 per l’acquisto di beni di consumo (2.460 euro se l’inflazione resterà ai livelli del mese di luglio).
L’aumento dei prezzi, come se fosse una tassa, ha ridotto del 14,8 per cento il potere d’acquisto del reddito delle famiglie più povere e solo del 3,4% per quelle più ricche (5 per cento in media sul totale famiglie).
I numeri del turismo e delle vendite al dettaglio (ancora in crescita) evidenziano che gli effetti del rialzo dell’inflazione. Questi effetti sono stati in parte mitigati dagli interventi del Governo a sostegno di famiglie e imprese e dall’accumulo di risparmio durante la pandemia, ma in prospettiva la pressione inflazionistica rischia di aumentare la disuguaglianza e di frenare il ciclo economico.

Previsioni di crescita – Il 2021 si è chiuso con un robusto recupero dell’economia toscana: +6,2 per cento. Nel 2022 era attesa una crescita del +4,6% ma lo scenario internazionale ha indotto una revisione al ribasso di questa stima, difficilmente quantificabile.
Per il Pil italiano le previsioni oscillano tra un +2,7 per cento (REF –Ricerche) ed un +3,2 per cento (Upb) anche se l’inatteso rialzo del secondo trimestre potrebbe giustificare una leggera revisione al rialzo. Lo stesso intervallo vale anche per il Pil toscano, che potrebbe essere leggermente più favorevole del dato nazionale per la maggiore capacità di intercettare la ripresa dei flussi turistici e del commercio mondiale. La previsione di crescita per il 2023 è tuttavia più debole, non molto oltre l’1%, frenata dall’incertezza e dalla dinamica dell’inflazione.

Fonte Toscana notizie

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