Fivizzano e Aulla, un nuovo impianto irriguo per lo sviluppo dell’agricoltura in Lunigiana

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Investiamo sull’impianto irriguo Fivizzano-Aulla per il sostegno dell’agricoltura sicura e di qualità della Lunigiana.

Sono partiti i lavori sulla tratta resi possibili con i fondi del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) veicolati da Regione Toscana.
Dall’invaso alle condotte principali e secondarie, si interviene per rendere più moderno l’impianto, più efficiente e puntuale il servizio e per favorire il risparmio idrico.
Presentato al ministero un progetto da 15 milioni di euro per un nuovo ed efficiente modello idraulico per la rete di tutta la zona

Cantiere aperto e lavori avviati a Fivizzano per rendere più moderne ed efficienti le tratte dell’impianto irriguo Fivizzano – Aulla.
Grazie a un finanziamento straordinario di 400mila euro, veicolato dalla Regione Toscana tramite il fondo del PSR a sostegno dell’agricoltura, il Consorzio di Bonifica Toscana Nord interviene per risolvere una parte dei problemi strutturali dell’impianto, già vittima di guasti anche nel passato recente.

I lavori interessano più punti della linea, a partire dall’invaso di Arlia, la vasca di raccolta dove vengono stoccate le acque e dove inizia la distribuzione con le condotte che da qui si diramano nella valle per circa 40 chilometri.
L’invaso verrà liberato dai sedimenti che si sono accumulati nel tempo e riportato alla sua capacità di 800 metri cubi. Verrà inoltre dotato di un nuovo misuratore di portata per calcolare più precisamente la quantità di acqua erogata.

Le utenze allacciate all’acquedotto irriguo sono circa 600: imprenditori agricoli e anche privati cittadini che hanno bisogno di acqua per irrigare i terreni coltivati per lo più a orticoli e cereali. Un’agricoltura difficile, multifunzionale, tipica delle zone collinari e montane, dove la proprietà è composta da un mosaico di fazzoletti di terra.

Spazi preziosi ricavati dai versanti laddove la montagna lo consente. E’ stato inoltre presentato un progetto dal Consorzio Toscana Nord di 15 milioni di euro per rimodernare tutta la rete della zona – decisamente obsoleta e fonte di frequenti problemi – per il quale sono in corso approfondimenti tecnici con il supporto di una consulenza molto autorevole al fine di garantire in tutti i rami le giuste portate e di ridurre le rotture.

“Abbiamo presentato progetti per l’importo massimo possibile, sfruttando le capacità progettuali della struttura – che sono risultati assegnatari di un finanziamento importante – perché siamo consapevoli che l’acquedotto ha un valore strategico per il comparto economico dell’agricoltura lunigianese – spiega il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi.
– Investire per migliorare l’acquedotto irriguo significa poter raggiungere – continua – tutte le utenze, a qualsiasi altezza e distanza si trovino dal serbatoio iniziale di invaso, garantire acqua per le colture, sostenere quindi tutta la filiera dell’agricoltura che comprende l’allevamento, la gastronomia, il turismo e quindi settori di potenziale sviluppo e crescita in un quadro di sostenibilità ambientale: investimenti sul territorio che contribuiscono fattivamente alla lotta contro il progressivo spopolamento delle aree montane.”

Veicolare l’acqua in montagna significa raccoglierla e poi farla transitare in condotte “a pressione” capaci di diramarsi sul territorio, incuranti dei saliscendi e dei passaggi impervi.
Parte delle tubazioni in metallo, ammalorate dal tempo e dall’usura, verranno sostituite con moderni tubi in polietilene: un materiale affidabile e longevo.

Si lavorerà anche nei punti più difficili, mettendo in sicurezza quelle pareti di roccia che potrebbero scaricare detriti sul cantiere. Altra novità importante dei nuovi tratti dell’acquedotto riguarda l’installazione di sfiati e di valvole: apparecchiature capaci di tenere sempre in pressione l’impianto e spingere quindi l’acqua lungo tutto il percorso.

“Le soluzioni moderne che abbiamo scelto per questo primo lotto di interventi, come le tubazioni in materiale plastico, non daranno problemi di ossidazione e di incrostazioni all’interno e serviranno a ridurre al massimo gli sprechi dell’acqua e quindi ad assicurare un servizio puntuale ed efficace. – conclude Ridolfi – In una fase in cui i cambiamenti climatici rappresentano una evidente realtà con cui dover fare i conti sul nostro territorio, con forti precipitazioni che si alternano sempre più spesso a lunghi periodi di siccità, il nostro impegno in questa direzione è sempre più importante.”

“Dopo molti anni si torna ad investire su di un impianto irriguo determinante per lo sviluppo delle tante realtà agricole del nostro territorio. – dice il Sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti – Dall’inizio del mio mandato elettorale avevo subito posto l’attenzione sulla necessità di migliorare e modernizzare quella struttura strategica. “Ringrazio il Consorzio di Bonifica” conclude, “nelle figure dei suoi dirigenti, per aver accolto le richieste del territorio di cui mi sono fatto portavoce.
Questo primo intervento è un segnale importante che da speranza a tutte quelle persone che hanno deciso di fare agricoltura sia amatoriale che professionale nel nostro territorio”.

Testo e foto di Simona Tedesco per redazione Arga Toscana

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