Gli effetti di pandemia nel settore della frutta e verdura, aumentano le scorte domestiche, il rischio dell’inflazione, come si adattano le aziende a fronte alle nuove richieste di consumo

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Covid per 2 anni e gli effetti della pandemia sono stati accentuati, sempre più. Le aziende sono costrette ad adattarsi anche nell’industria ortofrutticola. Lockdown, frenesia negli acquisti da parte dei consumatori, ma anche carenza di materie prime stanno mettendo sotto pressione il mercato.

A-INSIGHTS ha analizzato i dati delle prime 500 aziende ortofrutticole dell’Europa occidentale e ha esaminato la crescita, il profitto e il fatturato, tra le altre cose. “L’intuizione e l’esperienza non sono sufficienti per prendere le giuste decisioni strategiche, infatti c’è bisogno anche di intuizioni affidabili. Sono stati analizzati i dati di mercato relativi al periodo 2015-2020 e sono stati registrati gli sviluppi più importanti in un nuovo rapporto sulle tendenze. Siamo felici di condividere qui alcune conclusioni sorprendenti”.

Crescita guidata dal consumatore
La pandemia ha fatto sì che le tendenze già presenti venissero amplificate. La spinta più importante per il settore ortofrutticolo, guidata dai consumatori, è venuta dall’attenzione per uno stile di vita sano. I lockdown in particolare hanno fatto crescere questa consapevolezza tra i consumatori. E non solo, infatti le scorte domestiche sono state ampiamente rifornite, dando luogo a una crescita, temporanea o meno, della vendita di frutta e verdura surgelata e conservata.

La filiera è sotto pressione
Non si rileva solo una crescita. La crescente complessità della legislazione e dei regolamenti nella filiera sta aumentando la pressione sui margini per quasi tutti i player. I coltivatori in particolare ne stanno subendo le conseguenze. Se a questo si aggiunge l’attuale scarsità di materie prime e l’aumento dell’inflazione, diventa sempre più difficile per loro sopravvivere.

Nuovi player nel mercato
Tuttavia, sono proprio i nuovi player del mercato a poterne beneficiare. Le aziende che hanno investito concentrandosi sul retail sono riuscite a crescere nonostante la pandemia. Inoltre, per le imprese è diventata chiara l’importanza di continuare a innovare. Prendete, per esempio, gli avocado pronti al consumo o i kit di pasti che si trovano ora nei supermercati. L’aggiunta di valore al prodotto e un’offerta più esclusiva o diversificata stanno diventando sempre più importanti.

Il rapporto prende in esame ulteriormente:

Quali aziende hanno ottenuto le migliori prestazioni nell’anno di pandemia 2020, e perché.
In quale anello della catena si guadagna di più, ma pure perché i margini sono sotto pressione anche in quel settore.
Come è possibile affrontare tatticamente in qualità di azienda i rapidi cambiamenti del mercato.

Per coloro che ne vogliono sapere di più per maggiori informazioni:
scrivere a

Miriam van der Waal
A-INSIGHTS
miriam.van.der.waal@a-insights.eu


Fonte: Flashplaza

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