I Pici quei grandi e lunghi spaghettoni sono una assoluta delizia

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I Pici quei grandi spaghettoni lunghi e consistenti tipici della cucina toscana. Sono semplici, genuini, schietti e (i Pici) portono con sè cultura e storia di generazioni di un territorio.

Quello senese.

Gli ingredienti sono anch’essi semplici e il processo di lavorazione è nello stesso tempo eguale.
C’è solo l’obbligo quasi maniacale della scelta dei condimenti. Le nonne, si dice, erano esperte della cosiddetta parola appiciamento.

Vi lavoravano sopra per tanto tempo, senza fermarsi mai.. Così i Pici della domenica erano sicuri, compatti e pronti da gustare.

Piccoli e lunghi cilindri, però regolari nella loro estensione, ben infarinati con lo scopo che non si attaccassero mai un con l’altro.

L’origine dei Pici sembra e a quanto dicono arrivino dal Viterbese risalente all’epoca etrusca.
Ne è testimonianza la famosa Tomba di Tarquinia quella dei Leopardi dove si rappresenta un banchetto dove sono servire paste assai simili ai Pici dei giorni nostri.

Poi giunsero nel Senese, quindi in Toscana e il loro aspetto hanno fatto il giro del mondo. Non passa giorno che gli stranieri chiedano i Pici con il miglior sugo toscano possibile. Mitico quello con le briciole di pane e formaggio.

Ma si possono gustare in mille modi.

Nella zona senese i migliori Pici si possono gustare un pò ovunque.

Qualche consiglio che non è stretto e quindi da prenderlo come tale.

Ci hanno segnalato l’Osteria del Leone a Bagno Vignoni, poi il Pastificio Pellegrini a Chianciano Terme, e Borgo Lucignanello a Montalcino.

Ma anche in altre osterie si va sul sicuro quando si ordinano i Pici, una bontà sicura per il palato.

A cura redazione ArgaToscana

Fonte: Le Guide ai Sapori e ai Piaceri

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