Il Boccaccio nel Decamerone la decantò e Caterina De’ Medici la propose in Francia, è la Cipolla di Certaldo curata dagli agricoltori custodi

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La Cipolla di Certaldo è simbolo di storia e di qualità.

La Cipolla di Certaldo è un’eccellenza gastronomica Toscana, insieme tra tanti altri tra cui spiccano il Carciofo Empolese e il Marrone del Mugello, è uno dei prodotti tipici Toscani non legati a olio e vino.

La storia della Cipolla di Certaldo

Prodotto di origini antichissime, ne è traccia nel Decamerone di Giovanni Boccaccio, dove viene citato Certaldo e la sua cipolla, Caterina De Medici fiorentina sposa di Enrico II° porterà in Francia la cipolla di Certaldo trasformando la Carabaccia in “soupe à l’oignon“ che entrerà a far parte della cucina tipica francese.
L’unicità di questo ortaggio, le sue caratteristiche, la sua storia, fa si che i produttori agricoli di Certaldo (l’orto di Luigina, l’orto di Fogneto l’orto dei sapori, l’azienda di Benucci Alessandro e l’azienda di Luca Rosetti), si unissero lavorando in sinergia per valorizzare questo prodotto, diventando dal 2 ottobre 2018 agricoltori custodi.

La Cipolla di Certaldo oggi
Ora la Cipolla di Certaldo è un prodotto di proprietà dell’ASEV (Agenzia per lo sviluppo Empolese- Valdelsa) ed è in gestione ai Produttori Agricoli di Certaldo, i quali stanno lavorando per ottenere il marchio di tutela DOP.
La Cipolla di Certaldo nasce in un territorio limitato di coltivazione che si estende fra le province di Firenze e Siena dal comune di Certaldo, in piccole porzioni nei comuni di Montespertoli, Gambassi Terme, fino a San Gimignano e Poggibonsi. Rimanendo lungo i confini del fiume Elsa, dove il terreno è più adatto per poter coltivare questa varietà di cipolla.

Esistono due varietà: la “vernina”, corrisponde alla Cipolla secca con semina autunnale e raccolta a fine estate (la ritroviamo anche nello stemma del Comune di Certaldo) e la “statina“,Cipolla dal gusto dolce (proprio perchè nasce su terreno povero di zolfo), corrispondente al cipollotto fresco pronta per il consumo fresco a maggio e matura in estate.

Le ricette collegate

Fra le ricette più classiche la Carabaccia (zuppa tipica Toscana), crema di cipolle da accompagnare con i crostini di pane toscano. Esistono vari trasformati: le Cipolle di Certaldo in agrodolce, la composta di marmellata di cipolle otttimo preparato per spaghetti ma anche per formaggi.
Questa varietà di cipolla si può gustare benissimo anche a crudo. E’ la sua dolcezza a renderla unica.
Per chi vuole assaporare questo tipico e prelibato prodotto, ogni anno a Certaldo viene fatta la Sagra della Cipolla organizzata da Produttori Agricoli di Certaldo.
La Sagra viene svolta l’ultima settimana di agosto fino ai primi giorni di settembre. Per chi vuole deliziare il palato con questa eccellenza gastronomica Toscana è una occasione da non perdere.

A cura di Teofane Matteucci redazione ArgaToscana

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