La filiera olivicola olearia, è prima fila per la Toscana con 150 mila quintali prodotte ogni anno

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Oli extravergine DOP e IGP della Toscana. La superficie coltivata supera gli 80 mila ettari, la produzione media annua è di 150 mila quintali
La coltivazione dell’olivo riveste una grande importanza in Toscana per le sue insostituibili funzioni ambientali, paesaggistiche, di presidio del territorio e della biodiversità. Più di 80 mila ettari di superficie, oltre 15 milioni di piante, ben 80 varietà di olivo autoctone, delle quali le più diffuse sono: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino e Pendolino.

Negli oliveti toscani ci sono anche numerose altre varietà minori, censite e studiate attraverso approfondite indagini. Un immenso patrimonio genetico, selezionato e riprodotto localmente nel corso dei secoli, che forma con l’ambiente naturale un insieme inscindibile. In questo contesto in Toscana nasce l’olio extravergine di oliva, con il suo gusto inconfondibile.

Le aziende agricole che si dedicano alla coltivazione dell’olivo sono oltre 50 mila: quasi 2 mila applicano il metodo della produzione biologica. Circa 400 i frantoi attivi e numerose imprese di confezionamento. A monte della filiera, significativa la presenza di imprese vivaistiche specializzate nella produzione di piantine di olivo, concentrate soprattutto nella zona di Pescia (PT), uno dei principali poli del vivaismo olivicolo a livello nazionale.

La produzione regionale si attesta mediamente sui 150 mila quintali annui (circa il 5% di quella nazionale), per un valore di quasi 130 mln di euro (circa il 5% del valore totale della produzione agricola regionale). Principale punto di forza del settore è l’elevata qualità delle produzioni, per la quale la Toscana è ampiamente conosciuta e apprezzata a livello internazionale.

Nel panorama nazionale delle DOP e delle IGP degli oli extravergini di oliva, la Toscana emerge per i quantitativi di oli certificati, che rappresentano una quota rilevante del totale nazionale. Sono cinque le DOP e IGP degli oli extravergini di oliva, registrate dall’Unione Europea, che si riferiscono a zone di produzione comprese nel territorio regionale: Toscano IGP, Chianti Classico DOP, Terre di Siena DOP, Lucca DOP, Seggiano DOP.



Gli oltre 80 corsi professionali per assaggiatori di olio di oliva (https://www.regione.toscana.it/-/corsi-per-assaggiatori-di-olio-d-oliva) autorizzati dalla Regione dal 2000 ad oggi, gli 850 assaggiatori di olio di oliva (https://www.regione.toscana.it/-/elenco-dei-tecnici-ed-esperti-degli-oli-di-oliva-vergini-e-extravergini) iscritti nell’articolazione regionale dell’elenco dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini e extravergini, i 20 panel di assaggio professionali (https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4158) riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali operanti in Toscana, sono l’ulteriore dimostrazione della grande diffusione della cultura della qualità dell’olio di oliva.

a cura redazione Arga Toscana

Fonte: Toscana Notizie

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