Lezioni di Vernaccia, connubio tra Consorzio di San Gimignano e Scuola Europea Sommelier Livorno alla Fortezza Nuova, presentati e degustati 5 top Docg

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La Vernaccia di San Gimignano è un mito e già la si trova nelle pagine storiche quando il Sommo Poeta la riporta nella sua Divina Commedia nel canto del Purgatorio (XXIV). Si narra infatti che fu inflitta una pena a Papa Martino IV che dovesse bere Vernaccia e anguille. Strana storia quella, ma comunque anche Giorgio Vasari descrive la Vernaccia e persino cita il vino Michelangelo Buonarruoti.

La storia della nascita del Consorzio il Vino Vernaccia di San Gimignano la colloca invece nel 1972 e in questo periodo ha sviluppato la tutela, ricerca, formazione, valorizzazione e promozione e soprattutto il necessario controllo commerciale con accanto la valorizzazione del suo territorio.

Le aziende che in questo lembo di terra si dedicano alla Vernaccia sono 164 secondo i dati forniti, e il mercato di import export la colloca leggermente in parte predominante con l’estero: mercati Italia e quello estero sono separati da un quattro per cento. Gli abbinamenti con la Vernacia: primi piatti con salse bianche e rosse, e poi cibi speziati e altri.

Il Consorzio Vernaccia di San Gimignano è stato protagonista di una serata a Livorno alla Fortezza Nuova in stretta collaborazione e relativa degustazione con la Scuola Europea Sommelier di Livorno.

In questa occasione sono stati presentati 5 top di Vernaccia, 5 vini Vernaccia Docg delle aziende Rubicini, Cappella S.Andrea, Fattoria S.Donato, S.Benedetto, Casa Lucii. Hanno brillantemente presentato Francesca Peccati del Consorzio Vino Vernaccia di San Gimignano e Carmen Licata della Scuola Europea Sommelier Livorno.

a cura redazione ArgaToscana

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