Mufloni all’Isola del Giglio specie aliene il dibattito si accende sulla loro presenza in quel territorio

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Il titolo è “sciocchezze mufloniche” ed è un articolo apparso sulla rivista on line bighunter.it che accoglie molte tematiche. Stavolta il web di bighunter.it ha accolto un articolo di Alessandro Gaviraghi di cui anche ArgaToscana pubblica alcuni stralci. La segnalazione ci arriva da un nostro socio aderente. La facciamo propria. E’ relativa alla situazione circa la presenza dei mufloni all’Isola del Giglio e l’inizio di un piano di abbattimenti supportato dagli Enti preposti, poi sospesi, e ciò perchè arrecano danni all’ecosistema di quel territorio. Gli ambientalisti non ci stanno e si sono fatti valere in ogni sede.

Ecco l’articolo di Gaviraghi;

Eradicazione dei mufloni nell’Isola del Giglio: una scelta corretta per la conservazione della biodiversità. Abbiamo assistito alle feroci polemiche che si sono scatenate dopo l’inizio degli abbattimenti (subito sospesi) sull’Isola del Giglio dei mufloni, specie aliena non originaria del Parco Nazionale Arcipelago Toscano non minacciata di estinzione, e introdotta sull’isola negli anni ’50. L’eradicazione dei mufloni nell’Isola del Giglio rappresenta, per le associazioni animaliste e ambientaliste più radicalizzate, una nuova occasione per cercare di distorcere la realtà e spingere la società e l’opinione pubblica verso un concetto sbagliato di ambientalismo. Ormai stiamo assistendo ad una campagna politico/mediatica volta a criminalizzare tutte le attività umane che comportano l’uccisione di animali, nonostante esse siano legali e strettamente regolamentate da normative nazionali ed europee. Le notizie riportate, sempre con termini non scelti a caso come “mattanza” ed “esecuzioni”, sono spesso manipolate. Ad esempio, il costo che viene riportato per tale operazione di 1,6 milioni di euro. Tale valore, però è il costo totale dell’intero progetto dal titolo LETSGO GIGLIO “Less alien species in the Tuscan Archipelago: new actions to protect Giglio island habitats” finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Life. LETSGO GIGLIO ha come obiettivo migliorare la qualità e il carattere naturale dell’ecosistema presente sull’Isola del Giglio attraverso la tutela di alcune specie animali e vegetali e degli habitat in cui vivono. Questo progetto si svolgerà sull’importante sito Natura 2000 dell’Isola del Giglio che conserva molti habitat e specie di interesse comunitario minacciate dalla diffusione delle specie aliene invasive. Gli interventi previsti, oltre alla eradicazione del muflone, prevedono anche il controllo del Carpobrotus, il controllo con riduzione della popolazione di coniglio selvatico, attività di semina e piantagione di specie autoctone (leccio e altre specie) ed infine l’eradicazione di Trachemys scripta (tartaruga dalle orecchie gialle).
Dobbiamo ricordare che nel mondo il muflone europeo (Ovis aries musimon) causa un impatto negativo su 189 specie minacciate di estinzione, così come si evince dalle più importanti pubblicazioni sulle specie invasive nel mondo, l’invasive species compendium (una risorsa enciclopedica di informazioni scientifiche per supportare il processo decisionale nella gestione delle specie invasive in tutto il mondo), e la banca dati IUCN Global Invasive Species Database”.

“Le isole, visto il loro isolamento e le loro dimensioni, rappresentano un ambiente con ecosistemi particolari e più fragili rispetto agli ecosistemi continentali. Per questo motivo, l’impatto che possono avere specie aliene sull’ecosistema viene amplificato. Gli ecosistemi insulari sono particolarmente vulnerabili ai grandi erbivori come il muflone poiché le piante insulari in questi ecosistemi si sono evolute in gran parte in assenza di grandi erbivori, quindi, sono vulnerabili agli effetti causati dalla brucatura e dal calpestio causato da questi animali. I gravi danni alle specie vegetali e agli habitat naturali, accompagnati da fenomeni di erosione, hanno effetti indiretti anche su specie animali minacciate”.
“Come ultima cosa, vorrei ricordare che i mufloni sono nell’Isola del Giglio e non dell’Isola del Giglio perché qui non avrebbero mai dovuto esserci”.


Alessandro Gaviraghi, è biotecnologo veterinario con dottorato di ricerca in biotecnologie applicate alle scienze veterinarie e zootecniche.

a cura redazione ArgaToscana

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