Pesce toscano e sai cosa mangi, arriva dall’Argentario una precisa carta d’identità del prezioso alimento

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Il mare nel piatto, ecco il sistema che traccia il percorso del pesce appena servito


Sapere in quale punto del mare e da quale imbarcazione è stato pescato il pesce che abbiamo nel piatto che ci hanno appena servito. Originale innovazione dall’Argentario. La Costa d’Argento è un’area geografica che occupa l’estremità meridionale della Toscana, in provincia di Grosseto. Interessa i territori comunali di Monte Argentario, Orbetello, Magliano in Toscana, Isola del Giglio e Capalbio, situati nella Maremma grossetana

E’ adesso possibile e grazie a “Origine”, il primo sistema di tracciabilità che consente di controllare l’esatto punto di cattura del pescato, un’innovazione tecnologica introdotta dal gruppo toscano Manno nei propri ristoranti.
Il progetto è stato selezionato nell’ambito della Strategia di sviluppo locale del Flag Costa d’Argento, dunque all’Argentario (gruppo di azione costiera che opera nel settore della pesca e acquacoltura, costituitosi in Associazione temporanea di scopo), con il bando relativo alla misura del Feamp (Fondo europeo per la politica marittima costituito da fondi europei, statali e regionali) denominata “Trasformazione e commercializzazione del prodotto ittico”.

A seguito delle istruttorie svolte dal Flag e delle verifiche effettuate dalla Regione, 4 sono stati i progetti vincitori tra cui “Origine”, al quale saranno assegnati 123mila euro di contributo pubblico pari al 50% della spesa richiesta.
“Questo è un bel progetto – hanno riferito i vertici della Regione attraverso la vicepresidente Stefania Saccardi – che abbiamo finanziato tramite i fondi europei del Feamp e attraverso la collaborazione con il Flag Costa d’Argento”.

Progetto che è stato attuato dal Gruppo Manno, che possiede diversi pescherecci e anche alcuni ristoranti. L’idea è quella di consentire a chi consuma pesce di avere una carta d’identità di cosa mangia o a chi lo commercializza di sapere cosa compra. Il pesce così viene tracciato dal momento in cui viene pescato attraverso una piattaforma, è poi possibile avere lo foto del pesce che viene messo all’asta e nel momento in cui ci troviamo quel pesce nel piatto individuare dove quando e da chi è stato pescato.

“Credo – ha commentato Saccardi – che sia davvero un bel passo in avanti, una novità che premia la qualità, che consente maggiore trasparenza, tracciabilità e consapevolezza e che mi auguro in futuro possa estendersi a tutto il resto della Toscana, che consente maggiore trasparenza, tracciabilità e consapevolezza”.

a cura di Chiara Bini e Redazione ArgaToscana

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