Peste suina africana casi in Italia, la prevenzione di cautela scatterà nei territori di Massa Carrara causa la contiguità con la zona ligure

News

Peste suina africana è allarme ma finora sotto controllo, tuttavia è bene precisare che la malattia uccide solo suini e cinghiali, non colpisce l’uomo, il virus non ha compiuto il salto tra specie diverse, e in una sorta di decalogo preventivo proposto, si indica che è meglio non trasportare carne di suino non certificata CE o fatta in casa, la carne eventualmente infetta va smaltita correttamente, occorre informarsi sui paesi che risultati infestati dal virus tramite i canali ufficiali a controllo (Asl, Regione ect.).

Per dovere di informazione e di cronaca si è svolto un tavolo informativo tra la Regione Toscana ed il mondo venatorio in merito all’epidemia della PSA (Peste Suina Africana).

Afferma una nota emessa dalla CCT ( Confederaz. Cacciatori Toscani) che: “a seguito dei casi accertati nelle regioni Piemonte e Liguria, sono state esplicate le imminenti problematiche in merito all’avanzare della PSA, chiarendo che tutte le iniziative da intraprendere saranno indicate direttamente dal Ministero della Sanità.
Dalla direzione Sanità della Regione Toscana, sono stati spiegati i dettagli della malattia ed ha ribadito che si tratta di un problema che desta molta preoccupazione e che deve essere affrontato con estrema serietà.

La Regione Toscana pertanto decreterà quanto prima, le eventuali misure preventive che al momento saranno incentrate sulla sola provincia di Massa e Carrara data la contiguità territoriale con le zone attualmente interessate dal contagio”.

Onde evitare il susseguirsi di notizie attualmente infondate, occorre precisare che al momento non è stato messo in discussione lo svolgimento dell’ esercizio dell’attività venatoria sul territorio regionale” continua la nota,
A partire da questo primo incontro a cui d’ora in avanti sarà seguito un tavolo di coordinamento permanente, è stato unanimemente rilevato quanto sia determinante il ruolo del mondo venatorio e dei cacciatori nelle operazioni di monitoraggio e controllo che si renderanno necessarie sul territorio”.

“Il “capitale umano”, volontario, messo in campo, dalle squadre di caccia al cinghiale, dai distretti, dalle GGVV e da tutti i cacciatori, con il massimo senso civico e di responsabilità sarà a disposizione della comunità e risulterà determinante anche in questa delicata sfida che ci attende” specifica la CCT.
“Nelle conclusioni la Regione Toscana nel raccomandare massimo senso di responsabilità, non alimentando allarmismi infondati, hanno informato che già dalle prossime ore ed a partire dalla realtà territoriale di Massa e Carrara, tutte le ATC saranno dotate di materiale specifico da consegnare ai cacciatori per il necessario supporto alle azioni di ricerca e monitoraggio di eventuali carcasse di Cinghiali.
Sotto il coordinamento degli ATC e sulla base delle linee guida Ministeriali e delle indicazioni regionali, proseguirà il lavoro nelle prossime ore, consapevoli della dinamicità e pericolosità di un fenomeno sanitario come quello della PSA” è la chiusura della nota.

a cura redazione ArgaToscana

Fonte: CCT Confed. Cacciat. Tosc.

Seguici anche sui social: FacebooktwitterlinkedintumblrmailFacebooktwitterlinkedintumblrmailby feather Grazie!

Lascia un commento

*