Rigassificatori, ancore di salvezza per non dipendere più da altri, Toscana in prima fila con il nuovo impianto di Piombino

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Il premier Draghi accelera sui rigassificatori. «Ne arriveranno altri due. Ed entro due settimane vareremo il piano per la diversificazione delle fonti energetiche», ha dichiarato lo scorso venerdì — e Piombino sarà quasi certamente uno dei due luoghi dove ci sarà una delle grandi navi-serbatoio galleggianti. E il governatore della Toscana Eugenio Giani lancia un «patto per Piombino» per concretizzare il rigassificatore e rilanciare il territorio. Piombino affiancherà quello già esistente di Livorno e ce ne sarà anche uno in Adriatico nel previsto progetto nazionale di ricollocazione dei gassificatori.

Piombino è stata scelto perché ha un porto con fondali di oltre venti metri, adatti a questo tipo di navi e una zona industriale a ridosso che può essere rapidamente infrastrutturata ed ha le distanze di sicurezza dall’abitato richieste da questo tipo di impianti. Altra possibilità, una piattaforma offshore, cioè al largo, come il rigassificatore Olt a 12 miglia dalla costa a Livorno. Infine, il nuovo impianto di Piombino potrebbe essere un tassello del rilancio delle acciaierie ex Lucchini, quasi dieci anni dallo spengimento dell’altoforno.

Piombino, un rigassificatore off shore.

Appena al largo dell’area demaniale accanto alle acciaierie. Ne ha parlato il premier Mario Draghi: “La questione importante è vedere se noi disponiamo dei rigassificatori: oggi ne abbiamo in funzione tre, di cui uno molto grande. La disposizione che è stata data a Cingolani (MinisteroTransizione Ecologica ndr) e trasmessa alla Snam è di acquistare altri due rigassificatori, sono navi galleggianti e non sul terreno per i quali ci vorrebbe più tempo“. E da Snam si conferma l’ipotesi che una della location più probabili sul tavolo è proprio Piombino. La Regione ci sta: “Noi siamo favorevoli”, si schiera il governatore Eugenio Giani.

Anche il sindaco Dario Nardella ha parlato dei rigassificatori: “Con l’aumento immediato di investimenti sulle energie rinnovabili, possiamo passare nel giro di poco tempo da 150 a 100 miliardi di metri cubi di gas russo da importante, questo significa mettere in seria difficoltà la Russia. La vera arma politica ed economica forte che l’Europa ha nei confronti della Russia è quella di aumentare l’autosufficienza europea rispetto alla Russia. Però poi c’è il tema dell’Italia: per importante il gas naturale liquido occorrono i rigassificatori”. Oltre a quello di Piombino sarà compiuta la scelta di un altro rigassificatore in Adriatico nella zona di Ravenna in Adriatico.

Esiste già il Terminale di rigassificazione di OLT Offshore LNG Toscana di Livorno ed è costituito da una nave metaniera opportunamente modificata e ancorata in modo permanente al fondale marino. “FSRU Toscana” è posizionato a circa 22 km (12 miglia nautiche) al largo delle coste tra Livorno e Pisa, nella regione Toscana.


Il gas è immesso nella Rete Nazionale dei Gasdotti tramite una condotta sottomarina che giunge a terra. Il gasdotto misura 36,5 km totali, di cui 29,5 km in mare, 5 km nel Canale Scolmatore ed i restanti 2 km sulla terraferma.

Il gasdotto è stato completamente interrato ad una profondità minima di 2 metri. Nel tratto a terra, la condotta segue il percorso del Canale Scolmatore del fiume Arno, per poi raggiungere una piccola stazione di regolazione e misura realizzata sul territorio del Comune di Collesalvetti, in località Suese, da dove il gas è immesso nella Rete Nazionale esistente. Lungo il Canale Scolmatore il gasdotto è stato interrato ad una profondità di almeno 6 metri per permetterne la futura navigabilità.

Livorno e la sua costa è collocata in una zona strategica nell’area del Mediterraneo per l’approvvigionamento, vicina ai territori dove il gas viene maggiormente utilizzato: la Toscana è una delle Regioni che utilizzano maggiori quantità di gas, con un consumo annuo di circa 4 miliardi di metri cubi. Ora arriverà anche la piattaforma galleggiante di Piombino. La Toscana è stata scelta come ancora di salvezza dalla crisi energetica per non dipendere più dai gas di altre nazioni.

fonti: oltooffshore, Repubblica, Corriere della Sera, Il Tirreno

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