Tempo di primavera, tempi di carciofi, un video ricetta come prepararli al meglio

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I Greci ed Egizi affermavano che era un dono del Sole, mentre gli Arabi lo chiamavano Karshuf.

Il mito lega i carciofi a Cynara, una bella ninfa di cui si sarebbe innamorato Giove, motivo per cui Giunone l’avrebbe trasformata in una pianta.

Con tutte le loro sfumature e il colore verde, i carciofi sono certamente il vero simbolo della salute.

Il mese migliore per coltivarli è certamente giugno, mentre la raccolta avviene soprattutto tra novembre e aprile.

I principi Nutrienti dei carciofi


Cinarina, luteolina, acido clorogenico e ferro. Sono solo alcuni dei principi nutrienti presenti all’interno di questo ortaggio che si contraddistingue anche per un sapore particolarmente apprezzato.

Il carciofo contiene, inoltre, molta fibra solubile, come l’inulina, che migliora l’attività intestinale tenendo sotto controllo l’assorbimento di zuccheri e grassi e riducendo l’accumulo di questi ultimi nell’intestino. Oltre al ferro, i carciofi presentano anche una grande quantità di calcio, fosforo, magnesio e potassio nonché pochissime calorie.

Le proprietà benefiche


Secondo una ricerca delle Facoltà di Medicina di molte Università, questi ortaggi avrebbero in particolare delle azioni protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari. Sono, infatti, molto ricchi di molecole bioattive della famiglia dei polifenoli, quali i derivati dell’acido caffeico (cinarina, acido clorogenico e acido caffeico) e di flavonoidi (luteolina, cinaroside e quercetina).

In primis, la cinarina svolge sia un’attività coleretica, consistente nello stimolare la produzione di bile, sia un’azione colagoga, facilitando il deflusso della bile verso l’intestino. Per questa ragione i carciofi sono certamente indicati in chi soffre di disturbi gastrointestinali, problemi digestivi, stitichezza, vomito, nausea e problemi di reflusso gastroesofageo.

L’acido clorogenico previene le malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari, facendo da scudo nell’organismo contro l’azione dannosa dei radicali liberi. Il rallentamento dei radicali liberi si unisce con il ritardo dell’invecchiamento cellulare. Inoltre, la già menzionata inulina contribuisce a ridurre il tasso di trigliceridi nel sangue e a tenere sotto controllo gli aumenti di altri valori.

Questi ortaggi speciali sono un vero toccasana contro innumerevoli disturbi. Regolano l’appetito, sono consigliati per risolvere problemi di colesterolo, diabete, ipertensione, sovrappeso e contro la tanto detestata cellulite. Sono anche molto apprezzati per le caratteristiche toniche e disintossicanti, per la capacità di stimolare il fegato, calmare la tosse e contribuire alla purificazione del sangue, fortificare il cuore ed eliminare i calcoli.

La ricetta delle “mamme” al pecorino (Video)
a cura di Paolo Gori della Trattoria Da Burde Firenze

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Redazione ArgaToscana

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