Da Burde a Firenze dove il palato assapora il gusto della cucina toscana

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Più di 100 anni fa e a quel tempo c’era una bottega assai angusta nella campagna che sfiorava la città poi l’arrivo nella città vera e propria.

Il tempo è passato ancora e dunque si è giunti a rinnovante abitudini tenendo conto delle esigenze degli avventori vecchi e poi nuovi. Ora c’è un grande bancone dove si preparano schiacciate con la mortadella e si beve vino, e dietro le sale si assapora la vera e autentica cucina toscana.

Da Burde c’è la quarta generazione della stessa famiglia che ha fondato la trattoria: dopo Egiziano detto Burde (dal romagnolo “burdel”, ragazzo) e Giulia, dopo Turiddo e Irene, e dopo i loro tre figli Giuliano, Roberto e Mario, eccoci ai fratelli Andrea e Paolo Gori. Andrea, sommelier “informatico”, oste provetto, giornalista, seleziona vini e si occupa della cantina; Paolo è responsabile della cucina.

Si parte con i classici crostini toscani coi fegatini tagliati grossolanamente, per proseguire con la zuppa di farro antico e con i porri la porrata. L’arista al vino rosso è abbinata ai classici fagioli, ma il piatto principe è il cinghiale in dolceforte con uvetta e pinoli. La bistecca ovvero la fiorentina è immancabile. Si può chiudere con una bavarese al panforte accompagnata dal Moscadello di Montalcino.

La selezione di vini è armoniosa, con tantissime etichette, ci sono vini anche di altre regioni. E’ aperto solo a pranzo, come tutti i luoghi di ristoro frequentati un tempo soprattutto dai lavoratori, da qualche anno fa eccezione il venerdì sera, quando il locale è spesso riservato a degustazioni o a eventi a tema, ma sempre all’insegna della toscanità più conosciuta.

Da Burde di Gori Andrea Gori Paolo & c Snc
Via Pistoiese 154
50145 Firenze

a cura redazione ArgaToscana

Fonte: GamberoRosso

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