Dalle vinacce alle Biomasse e Biogas si vendemmia energia

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Dall’uva non si butta via niente. Questo lo sapevamo. Forse sapevamo ma non nei dettagli che potevano essere estratte dalle vinacce anche prodotti di biomasse e biogas.

Il principio è quello della circolarità e siccome uno dei dei principi della cultura contadina è come regolare lo spreco, qualcuno studiò il modo per riutilizzare i residui delle lavorazioni, prima delle olive e poi d’uva.

Dalla vinaccia oltre all’alcol da stoccaggio e distillati per grappe più brandy, siamo arrivati a estrarre prodotti definiti nobili come l’acido tartarico e dopo un lungo trattamento di sfruttamento a trasformare quello che resta dei chicchi d’uva in biomasse e biogas.

Già in Emilia con una azienda cooperativa assai conosciuta, effettua il suo fabbisogno energetico da oltre un ventennio ma certificato Equalitas nel 2019 con circa 12.000.000 nm3 di biometano purissimo,

ma ci risulta anche in Toscana vi sono attività simili; la nostra Regione non butta via nulla, riesce così a farlo e contribuisce con i suoi residui al contributo energetico.

Insomma in una parola; si vendemmia l’energia.

a cura redazione ArgaToscana

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