È imminente la partenza della scuola per giovani agricoltori nel Chianti

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Al via la nuova edizione di AgriFormChianti, attività formativa nel settore agricolo rivolta ai giovani aspiranti contadini. A promuovere questa attività, finanziata dalla Regione nell’ambito del progetto Giovanisì, sono i Comuni di Barberino, Tavarnelle, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Bagno a Ripoli.
Il nuovo corso triennale è stato presentato nel corso di una conferenza, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati (piazza Duomo 10, Firenze). Hanno partecipato l’assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, i sindaci del Chianti Roberto Ciappi (San Casciano), Paolo Sottani (Greve in Chianti), David Baroncelli (Barberino Tavarnelle), Francesco Casini (Bagno a Ripoli), la presidente di Chiantiform Elisa Corneli, il direttore di Chiantiform Giordano Meneghini e alcuni giovani allievi della scuola.

La scuola, Agri.Form.Chianti, gestita da Chiantiform, ha sede a San Casciano in Val di Pesa e propone una modalità di apprendimento outdoor in cui le 3165 ore complessive che costituiscono il percorso formativo alterneranno lezioni in aula e all’aperto, a contatto diretto con la campagna chiantigiana. L’obiettivo è quello di formare gli agricoltori del futuro, in modo empirico, sul campo, tra le vigne e gli ulivi delle colline fiorentine, fornendo un’alternativa educativa e professionale ai giovani in uscita dalla scuola secondaria di primo grado e a coloro hanno abbandonato la scuola tradizionale.

Dopo il successo delle edizioni precedenti, i Comuni del Chianti rilanciano la scuola, gratuita, che permette di assolvere all’obbligo scolastico e aperta a tutte le ragazze e ai ragazzi che mira a contrastare il fenomeno relativo alla dispersione scolastica.

“Una bellissima iniziativa che i comuni del Chianti hanno favorito e che si ripete per una nuova edizione – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – L’obiettivo è formare sempre più operatori agricoli non solo sui banchi delle scuole specifiche ma anche nelle aziende e sul territorio anche perché in questo periodo i pandemia abbiamo assistito a un rinnovato interesse da parte dei giovani nei confronti del mondo dell’agricoltura. E questa iniziativa credo sia un segnale di fiducia estrema nel futuro, una prospettiva molto interessante. Oggi l’agricoltura non è quella di una volta, è fatta di tecnologia e attenzione all’innovazione e al tempo stesso del tentativo di coniugare innovazione e rispetto della tradizione e della qualità degli alimenti.



Fonte: Toscana notizie

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