Vegoia ninfa della mitologia etrusca è la scelta novità per Fattoria Mantellassi

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Sarà il grande e nuovo protagonista protagonista dell’estate? Il vino è fresco in tutti i sensi anche nella novità ed è della Fattoria Mantellassi di Magliano in Toscana. Il suo nome? Vegoia, così lo hanno identificato i suoi produttori.

Chi era Vegoia? Una ninfa della mitologia etrusca raffigurata come una giovane donna alata che tiene in mano una spiga di grano.
A lei si attribuiscono i libri Vegonici che vertevano sull’interpretazione dei fulmini considerati positivi o negativi a seconda della loro destinazione.

Magliano in Toscana, dove Fattoria Mantellassi produce i suoi vini, è un territorio ricco di testimonianze etrusche ed è proprio a loro che Aleardo e Giuseppe, soci dell’azienda che nel 2020 ha compiuto 60 anni di attività, hanno voluto dedicare proprio l’etichetta Vegoia, un simbolico omaggio alla terra che ha visto nascere e crescere la loro passione.

L’Ansonica è un vitigno a bacca bianca italiana conosciuto anche con il nome di Inzolia, ha origini meridionali ma è molto diffuso anche in altre regioni, soprattutto la Toscana, dove ha trovato un habitat consono e favoloso.
L’ultimo nato di Fattoria Mantellassi si presenta dunque come una novità destinata al successo.


Vegoia, originario della Maremma Toscana, è da vitigno Ansonica al 100% e viene prodotto con due tipi di vinificazione. La prima effettua una fermentazione alcolica per oltre 40 giorni in acciaio così da mantenerne la freschezza, l’eleganza e la mineralità.

Al termine di questa fermentazione, il vino viene mantenuto a riposo nelle proprie fecce dove continui batonage ne aumentano le caratteristiche organolettiche. E dopo due mesi nelle fecce, l’affinamento continua per altri due in bottiglia.

Vegoia, per Fattoria Mantellassi, rappresenta più di una qualsiasi novità.

E’ un segno forte che, nonostante le difficoltà della pandemia, sta ad indicare la profonda volontà di andare avanti, di continuare con forza e passione il cammino di un’azienda che, da oltre 60 anni ormai, ha raggiunto traguardi importanti.

Un cammino che, pur costellato di premi e riconoscimenti ad alto livello, non ha mai tradito le sue origini. La tradizione, infatti, continua ad essere il fulcro della sua produzione, pur supportata da innovazioni tecnologiche sempre in linea con una filosofia green che parla di bontà, qualità e di rispetto per quella terra ricca di tesori che continua a gratificarci con le sue meraviglie.

La scheda:

VITIGNO
Ansonica 100%
ZONA DI ORIGINE
Maremma Toscana
VIGNETO
Collinare, terreno tufaceo calcareo.
Produzione uva ql. 80/ha.
VINIFICAZIONE
Vengono fatte due vinificazioni separate;
la prima effettua una fermentazione alcolica
per oltre 30-40 giorni
in acciaio per consentire di mantenere
freschezza, eleganza e mineralità.
Il vino, terminata la fermentazione alcolica,
viene mantenuto a riposo nelle proprie fecce fine
dove continui batonage ne aumentano
le caratteristiche organolettiche varietale.
La couvee di uva surmatura
viene vinificato separatamente;
post raccolta e diraspatura
e pigiatura effettua la fermentazione
(in parte con macerazione pellicolare delle bucce)
in piccoli fusti di rovere
dove l’ossigeno influisce
ad enfatizzare il DNA puro dell’Ansonica.
MATURAZIONE ED AFFINAMENTO
Due mesi in vasca sulle fecce fini
e due in bottiglia.


a cura redazione Arga Toscana

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