
Lettera appoggio del Maestro Andrea Bocelli per mantenere la sostenibilità ambientale per il Miele Fabbri di Lajatico. Le risultanze di un convegno sulle eccellenze del territorio
Api, sostenibilità ambientale e eccellenze del territorio a confronto; il rinnovato supporto del
Maestro Bocelli agli apicoltori italiani.
Questi i temi del Convegno tenutosi a Lajatico (PI) presso il Teatro Comunale, con il
Patrocinio dell’amministrazione comunale.
Una nota pubblicità dice che la Primavera è il Capodanno delle Api ma anche l’Estate non scherza.
E nel primo giorno dell’Estate 2025 Miele Fabbri, da quattro generazioni apicoltori in Lajatico (PI),
ove il miele di sulla (e non solo) è conosciuto e prodotto sin dal 1800, ha organizzato l’annuale
convegno dal titolo “L’Apicoltura moderna e la valorizzazione del territorio Toscano: eccellenze a
confronto”.
L’intensa mattinata di lavori ha visto il confronto delle diverse eccellenze territoriali legate dal filo
rosso di api e apicoltori, insetti impollinatori e biodiversità nonché della salvaguardia ambientale.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco, Fabio Tedeschi im cui ha ribadito l’importanza di preservare
le eccellenze locali, un’esplicativa introduzione di Gabriele Zeribelli, Perito agrario e esperto in
apicoltura, ha spiegato la necessità di coltivare piante mellifere e come attirare le api con piante
mellifere perenni nei propri giardini e balconi può diventare una mission per contribuire
alla salvaguardia degli impollinatori e delle api stesse, indispensabili custodi del nostro
ecosistema. Le piante più indicate per attirare le api includono nella top ten l’achillea, la borragine,
la buddleia, l’echinacea, il fiordaliso, la lavanda, la menta, il rosmarino, il sedum e il corbezzolo. Vi
sono poi le fioriture spontanee nei campi che fanno al caso nostro, come la sulla nei dintorni di
Lajatico.
Dalla bellezza dei prati di mellifere all’importanza della ricerca e della salvaguardia anche
scientifica delle nostre api.
Con l’intervento di Giacomo Rossi (Ordinario di Patologia Generale, Fisiopatologia,
Immunopatologia e di Anatomia Patologica Veterinaria – Università di Camerino ) e Roberta
Ciampolini (Ordinario di Zootecnia Generale Genetica Veterinaria e Miglioramento Genetico –
Università di Pisa e Accademico Corrispondente Accademia dei Georgofili di Firenze) si è
affrontato il tema del sistema immunitario della api e di come aiutare l’apicoltura in maniera
naturale. Scaturite dal fortuito ritrovamento di un ceppo di api incontaminate nelle rovine
dell’Abbazia di Rotis a Matelica (MC), alcune ricerche, dimostrano come anche nell’ape mellifera,
un microbioma in equilibrio e composto da grandi quantità di batteri lattici probiotici, possa
aiutare nella prevenzione delle patologie, ma anche al rafforzamento del sistema immunitario e ad
una maggiore resistenza agli inquinanti ambientali e al cambiamento climatico. Una ricerca molto
recente evidenzia inoltre che, fornendo all’ape batteri probiotici derivanti da altre popolazioni di
api sane e che vivono in aree incontaminate, in cui l’uomo non interferisce con la natura, si può
incrementare il tasso di resistenza delle api trattate nei confronti delle malattie e della Varroa
destructor, un acaro che da anni imperversa negli alveari causando ingenti perdite di operaie, di
prodotti dell’alveare e di covata. Illustrati infine i risultati preliminari di uno studio in corso, in cui
le api sono trattate con una miscela probiotica per valutare il miglioramento della produzione
mellifera e soprattutto l’incremento della risposta immunitaria.
Stefano Pugliesi, Apicoltore Professionista dell’Azienda Agricola Fabbri Elisabetta di Lajatico che è
una delle sedi scelte per questi studi, è sempre più orientato sulla necessità di trovare soluzioni
per la salvaguardia del l’ape indigena, la ligustica e in tal senso si sta adoperando.
A fare da contraltare a tutto ciò, anche in questa occasione, arriva l’appello del Maestro Andrea
Bocelli, che a Lajatico è nato e cresciuto.
Impegnato in una tournée all’estero, Bocelli, che aveva fatto una sorpresa agli apicoltori e amici
della sostenibilità partecipando all’edizione 2024 del convegno, quest’anno ha inviato una lettera
all’amico Stefano Pugliesi, da lui letta, con non poca commozione, alla platea:
“Sono lieto di offrire il mio più affettuoso saluto ai partecipanti al convegno realizzato dal caro
amico Stefano Pugliesi (dell’Azienda agricola Fabbri Elisabetta) nella mia amatissima Lajatico,
terra generosa che regala un vero e proprio elisir naturale, un miele speciale il cui profumo mi
riporta all’infanzia.” E prosegue: “Da sempre sono a fianco degli apicultori italiani che producono
miele italiano da api italiane, regalandoci così prodotti salubri e di grande qualità… Fiero che il
nome della mia famiglia sia legato ad una pur modesta produzione di miele, desidero condividere
la mia gratitudine per coloro che portano avanti tale nobile attività, cruciale per la salvaguardia
dell’ambiente e della biodiversità.
Simbolo per eccellenza della generosità di madre natura, emblema di forza, di dolcezza, di
prosperità, il miele è vita, è cibo, è cura…” (….) “La vita delle api è strettamente connessa alla vita
di noi umani. Negli ultimi anni, purtroppo, è stato delineato un quadro inquietante. (…) Tutti
possiamo fare qualcosa, a partire da piccolissimi gesti. Di recente, ad esempio, ho avuto la
possibilità di poter scegliere quale vegetazione realizzare intorno ad una mia nuova dimora,
proprio tra queste colline, ed ho chiesto che fosse una vegetazione in grado di attirare le farfalle e
le api. Ed è quanto è puntualmente avvenuto, con la visita di farfalle bellissime e con le nostre
meravigliose api.
Augurandovi buon lavoro, il mio pensiero va ancora una volta a queste creature ed alla speranza
che, insieme, ci si mobiliti con sempre maggior forza: per tutelare gli apicoltori e i produttori di
miele e per salvare questi meravigliosi e indispensabili insetti, ai quali tanto dobbiamo.”-
Andrea Bocelli
L’intervento a cura della Dott.ssa Senatore (PhD Student – Technical Coordinator of Livestock
Production – Animal Science Sector – PLAS TEAM – Departement of Agriculture, Food and
Environment – University of Pisa), ci riporta con i piedi per terra e più precisamente al Centro di
Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” (CiRAA). Il CiRAA, diretto dal Professor Angelo Canale, è
uno dei più estesi centri di ricerca in agricoltura europei e svolge attività di ricerca
multidisciplinare orientata alla sostenibilità dei sistemi agricoli e zootecnici, con un’attenzione
crescente all’approccio agro-ecologico. Il CiRAA dispone di una struttura sperimentale per la
ricerca in zootecnia che ospita circa 160 capi di bestiame bovino, allevati sia in sistemi estensivi
all’aperto sia in strutture di ricovero. Le principali razze bovine allevate sono il Mucco Pisano,
destinata alla produzione di carne dalle elevate qualità organolettiche, e la Frisona Italiana, la
razza lattifera più diffusa a livello nazionale. Le attività di ricerca svolte con gli animali in
produzione zootecnica non solo rappresentano una risorsa fondamentale per la formazione degli
studenti dei corsi universitari in Scienze Agrarie e Scienze Veterinarie, ma svolgono anche un ruolo
chiave nella sviluppo di nuove soluzioni e nel trasferimento dell’innovazione. L’obiettivo è
esplorare nuove tecnologie e metodi di allevamento di precisione attraverso un confronto
continuo con gli attori del territorio e delle filiere, con un focus sulle emissioni di metano in
atmosfera e sulla tutela di razze zootecniche locali, tra le quali anche la zootecnia apistica. La
stessa azienda apistica Miele Fabbri ha fatto richiesta per ospitare studenti dell’Università di Pisa
per attività di tirocinio curriculare.
Fonte di pregiato latte di mucca (anche) per il Caseificio Busti, Il CiRAA con la relazione della
Dott.ssa Elena Senatore ci introduce all’intervento dell’Ad dell’azienda di Acciaiolo, Stefano Busti
e della responsabile qualità dello stesso, Lara Ciardelli, in cui si chiarisce l’importanza delle
sinergie in campo alimentare e del livello qualitativo degli ingredienti necessari ad ottenere un
prodotto ottimale da commercializzare sul mercato di tutto il mondo. Un esempio eclatante di
come due ingredienti provenienti da due eccellenze del territorio possano essere convogliati in un
prodotto simile, è il pecorino al polline di castagno: risultato di un connubio innovativo tra
pastorizia e apicoltura, tra presente e passato. Del resto il polline gioca un ruolo fondamentale
nella nostra alimentazione quotidiana come sostegno al sistema immunitario e oltre che fresco
(almeno un cucchiaio al giorno dal freezer direttamente) si può assumere con lo yoghurt e il
gelato- Il polline è l’ esempio di come in natura si trovino già pronti elementi ottimali per la nostra
salute e il nostro benessere da poter impiegare in maniera semplice e immediata nei piatti che
cuciniamo e mangiamo tutti i giorni.
A chiudere il convegno è stato Enrico Barbafieri dell’ Azienda agricola La Mandriola di Lajatico (PI)
con I moderni contadini quali custodi del territorio, tra produzione biologica e attività didattiche.
L’azienda agricola in questione quest’anno festeggia i 20 anni di agricoltura biologica, una scelta
che comporta un cambio di mentalità nell’agricoltore con non pochi sacrifici. Da sempre la
Mandriola abbraccia anche la filosofia dell’educazione e del turismo sostenibile. Con la fattoria
didattica qui si possono imparare i segreti della vita rurale e comprendere l’importanza delle api e
della biodiversità. Grazie a esperienze immersive si fa visita agli orti biologici e si partecipa a
laboratori didattici sull’apicoltura. Il compito di chi abita in campagna e ne è custode è quello di
preservare i terreni e tutti gli animali incluse le api cosi da garantire un equilibrio fondamentale
per la continuità delle specie animali e vegetali e, di conseguenza, la nostra stessa sopravvivenza.
I lavori si sono rivelati assai proficui sotto il punto di vista degli scambi di opinione tra platea e
relatori con ottimi spunti per il futuro.
Infine un intermezzo colorito ha animato il convegno con la premiazione del Bee contest indetto
da Miele Fabbri in occasione della giornata mondiale delle api 2025, che ha visto protagonisti gli
alunni della Scuola Primaria e Secondaria di Lajatico dell ‘Istituto Comprensivo”Sandro Pertini” con
gli studenti più meritevoli sul palco. Un ringraziamento agli insegnanti per l’attività di divulgazione
di un argomento così importante, come pure ai sempre più numerosi amici di apicoltura e
sostenibilità convenuti a Lajatico (PI).
Foto 1) Stefano Pugliesi (Miele Fabbri) mentre legge la lettera agli apicoltori italiani di Andrea
Bocelli