
La giornata delle api, essenziale la biodiversità, il ruolo di Miele Fabbri a Lajatico, preannunciato in giugno un convegno sul tema
WORLD BEE DAY 2025 – 20 maggio 2025
Luoghi e persone della biodiversità. Un patrimonio da salvare
In questa pazza primavera che alterna giornate di caldo estivo a freddo e pioggia, in cui il
cambiamento climatico condiziona la vita di tutti noi, capita sempre più spesso di camminare in
giardini e parchi in cui il verde cittadino non è rasato a dovere. Capita anche di imbattersi in cartelli
come quelli presenti al Giardino di Boboli, a Firenze, in cui si giustifica l’incuria dei medesimo con
motivazioni ben più nobili di quello che all’apparenza potrebbe sembrare una mancanza e non
un’attenzione.
Capita poi di imbattersi nelle fioriture spontanee del prati a Sasso Pisano (PI), un tripudio e un inno
alla biodiversità, stese di verde a colori che nulla hanno da invidiare ai pascoli degli alpeggi.
Arroccato su uno sperone, da cui lo sguardo spazia sulla Val di Cornia, meno famosa ma non meno
intrigante della vicina ‘Valle del Diavolo’ tanto cara a Dante per i paesaggi della sua Commedia, il
borgo è uno degli esempi di come biodiversità e energie rinnovabili da sempre convivano. In
questa zona, la geotermia sfrutta i soffioni naturali che ‘sbucano’ dalla Terra sin dai tempi degli
Etruschi, anche grazie a personaggi come Uberto Francesco Hoeffer e Francesco (De) Larderel che
ne scoprirono i vantaggi sotto varie forme, e tutt’oggi produce energia pulita.
Scendendo verso la Valdera poi, una strada grigia- nell’ultimo weekend di maggio- porterà i
cicloamatori della Geogravel di Paolo Bettini lungo un percorso che da Pomarance giunge sino alle
dolci colline di sulla del Teatro del Silenzio a Lajatico, un luogo magico con cui le api di Miele Fabbri
vanno letteralmente a nozze.
E’ un turismo lento, quello a due ruote, che sempre più conduce in luoghi ove la biodiversità della
flora locale ci stupisce con i suoi colori e i suoi profumi e ci fa conoscere il mondo delle api e degli
impollinatori che in aree geografiche come queste trovano ‘pane’ per le loro necessità sotto forma
di nettare e polline, debitamente trasformato in nutrizione per le loro famiglie ma anche per il
nostro benessere. Qui, attenti apicoltori locali come Stefano Pugliesi dell’azienda agricola Fabbri,
producono miele e prodotti dell’alveare da quattro generazioni senza nulla togliere alle principali
artefici, bensì prendendosene cura, tutelando al meglio la salute delle amiche api.
Questo avviene sempre più anche grazie al supporto di esperti e studiosi di rinomate università, a
agricoltori attenti che evitano l’uso di pesticidi e favoriscono le coltivazioni biologiche perché la
salute di questi insetti e il loro benessere è anche quello di tutta la specie umana. “Se le api
scomparissero dalla Terra, per l’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” è la celebre frase
attribuita a Albert Einstein, purtroppo ancora molto attuale, frase che, in realtà, va fatta risalire
al 1994, quando gli apicoltori europei sfilarono per le strade di Bruxelles per manifestare alle
Autorità comunitarie lo stato di disagio dell’apicoltura.
In quell’occasione, in un volantino
dell’Unione Nazionale degli Apicoltori Francesi, comparve per la prima volta la celebre frase.
Vi sono poi apicoltori alle prime armi, come Marzio, Andrea, Fabio e Caterina che dopo il corso di
avviamento all’apicoltura dell’anno scorso a Lajatico (PI), rapiti dalla passione per questo mondo,
hanno “messo” tre o quattro cassette di api in giardino e si sono dedicati a queste amiche tanto
particolari quanto speciali. E non lo fanno per il (sempre meno) miele che ne possono ricavare
bensì per apportare un contributo alla vita sul pianeta. Ognuno di noi, famoso e non, può fare
qualcosa. Il Maestro Andrea Bocelli, proprio come un comune mortale ha fatto piantare nel suo
giardino una gran quantità di piante mellifere, quelle che aiutano api e impollinatori nella loro
opera di mantenimento della biodiversità. Chiunque può farlo dando un significativo contributo al
pianeta.
E infine ci sono gli alunni dell’Istituto S.Pertini a Lajatico i quali, in attesa dell’Annuale Convegno
sull’Apicoltura come sempre organizzato da Comune di Lajatico e Miele fabbri nel borgo toscano,
il prossimo 21 giugno, si sono cimentati in un “bee contest” appositamente studiato per loro da
Miele Fabbri. Hanno realizzato disegni e temi ispirandosi ai titoli: “Le nostre amiche api, la loro
sopravvivenza è la nostra” e “Giornata Mondiale della api. La pratica delle buone abitudini (Che
cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, ogni giorno, per salvaguardare la biodiversità e le api)”.
Un’apposita commissione, ha valutato i lavori degli studenti e stilato una classifica dei vincitori. I
nomi dei primi tre classificati per ogni tipologia verranno pubblicati in occasione della Giornata
Mondiale delle Api, il 20 maggio 2025, sul sito www.mielefabbri.it. Gli studenti più meritevoli
saranno premiati durante il Convegno: L’Apicoltura moderna e la valorizzazione del territorio
Toscano: eccellenze a confronto” il 21 giugno 2025.
L’educazione alla salvaguardia della biodiversità e alla conoscenza degli impollinatori rappresenta
un tassello fondamentale per il futuro della Terra per cui un doveroso ringraziamento da parte di
Miele Fabbri va a questi piccoli apicoltori in erba nonché ai loro insegnanti per aver compreso e
divulgato, a loro modo, quanto sia fondamentale per il nostro avvenire fare ogni tentativo perché
le diverse specie sopravvivano. I bambini sono il nostro futuro ed è a loro che dobbiamo lasciare il
testimone affinché la vita sul nostro pianeta abbia un seguito.
Photo credits: Miele Fabbri- Geogravel Tuscany